Tecnologia e design al ThE BaR con Young Touch

ThE BaR si prefigura come un progetto etico ed intelligente, un punto d’incontro, a Milano, per socializzare e lasciarsi avvolgere dalle geometrie degli interni disegnate da Simone Micheli e affascinare dal design e dalla tecnologia delle moderne placche Young Touch di AVE.

Presentato in occasione del Fuorisalone 2016 sfruttando la realtà aumentata, ThE BaR ha preso forma concreta nei successivi mesi, fino a diventare oggi un punto nevralgico del distretto milanese. Il noto architetto Simone Micheli, che ha curato oltre al coordinamento generale e al progetto di architettura degli interni anche quello illuminotecnico, ha scelto AVE per configurare i punti luce presenti negli ambienti di ThE BaR.

Elementi visibili di un punto luce all’avanguardia, le placche Young Touch di AVE rivestono con eleganza la tecnologia “ a sfioro” integrata dai comandi Ave Touch. Realizzate in tecnopolimero di altissima qualità, queste placche rendono la tecnologia touch accessibile vestendola con un’estetica semplice, lineare, pulita. Tra le 15 varianti cromatiche disponibili, Simone Micheli ha scelto le placche Young Touch bianche per ThE BaR. Le placche Young Touch possono così abbinarsi perfettamente agli elementi della serie civile Domus Touch, come ad esempio le prese di corrente, offrendo una soluzione versatile e di piena continuità con il resto dell’impianto elettrico. Caratteristica innovativa delle placche Young Touch di AVE è anche la percezione di tridimensionalità: pur lasciando invariato il design ultrapiatto, il corpo trasparente che avvolge la placca dona maggior visibilità al punto luce rendendolo, come nel caso di ThE BaR, un vero e proprio elemento d’arredo integrato.

Le geometrie degli interni di ThE BaR risultano avvolgenti e accolgono l’ospite in un’alternanza d’immagini e variopinti moduli triangolari, in un gioco dinamico di riflessi e spazialità.

La collaborazione tra AVE e Simone Micheli ha dato vita ad un nuovo importante traguardo: ThE BaR non è un semplice luogo d’incontro, ma il manifesto di un nuovo modo di fare architettura, a Milano, volto alla trasformazione urbana e alla creazione di un fitto tessuto di relazioni nel quartiere di Ventura-Lambrate.

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